Ora dimmi di te (Lettera a Matilda) – Andrea Camilleri Recensione
Carissimi Book Lovers, il libro di cui vi parliamo oggi è di Andrea Camilleri che con “Ora dimmi di te. Lettera a Matilda”, l’autore scrive una lettera, che è una vera e propria testimonianza di vita, raccontando di sé… Lo ha letto per noi Roberta, vediamo il suo parere.
Sinossi
Cosa rimarrà di noi nella memoria di chi ci ha voluto bene? Come verrà raccontata la nostra vita ai nipoti che verranno?
Andrea Camilleri sta scrivendo quando la pronipotina Matilda si intrufola a giocare sotto il tavolo, e lui pensa che non vuole che siano altri – quando lei sarà grande – a raccontarle di lui.
Così nasce questa lettera, che ripercorre una vita intera con l’intelligenza del cuore: illuminando i momenti secondo il ruolo che hanno avuto nel rendere Camilleri lo scrittore e l’uomo che tutti amiamo.
Uno spettacolo teatrale alla presenza del gerarca Pavolini e una strage di mafia a Porto Empedocle, una straordinaria lezione di regia all’Accademia Silvio D’Amico e le parole di un vecchio attore dopo le prove, l’incontro con la moglie Rosetta e quello con Elvira Sellerio...
Con humour e limpidezza, queste pagine ripercorrono la storia italiana del Novecento attraverso quella di un uomo innamorato della vita e dei suoi personaggi. Ogni episodio è un modo per parlare di ciò che rende l’esistenza degna di essere vissuta: le radici, l’amore, gli amici, la politica, la letteratura. Con il coraggio di raccontare gli errori e le disillusioni, con la commozione di un bisnonno che può solo immaginare il futuro e consegnare – a Matilda e a noi – la lanterna preziosa
Premesso che amo Camilleri, come uomo, scrittore e letterario. Stimo profondamente il suo essere sincero fino alla nausea e il non aver mai timore di esprimere la sua idea e portarla avanti fino in fondo.
Ora dimmi di te, mi ha fatto scoprire un altro lato di Camilleri, quello tenero e intimo riservato solo alle persone più care e il fatto che lo abbia voluto condividere con i suoi lettori, lo rende ancora più affascinante di quanto già non lo era.
Se si riflettete un secondo sul messaggio che ci manda Camilleri, noterete quanto sia vero il porsi delle domande come le sue, “Cosa lasceremo ai nostri cari una volta che c’è ne saremo andati?”.
Pensare di farsi raccontare dagli altri non è ammissibile per Camilleri e questo lo porta non solo a raccontarsi come uomo conosciuto e di talento, ma soprattutto come nonno.
Matilda ha ricevuto il dono più grande che un nonno possa lasciare. Il ricordo vivido e netto del passaggio nella propria vita. Invidio questa piccola bambina, perché sarebbe fantastico se ognuno di noi potesse ricevere tale dono.
Consiglio vivamente e spassionatamente questa lettura a qualsiasi persona di qualsiasi età. È una lettura senza tempo, piena di amore, commozione e consapevolezza di quello che è stato, che è e che sarà.
Qualcosa di unico più che raro.