Monica Peccolo – INTERVISTA
Carissimi Book Lovers, oggi il blog intervista l'autrice del romanzo "Il senso inverso del tempo", Monica Peccolo.
Ciao Monica, benvenuta!
Monica Peccolo: Ciao e grazie per lo spazio che mi dedicate.
Partecipi all’evento LCS Romance & Valentine con il tuo libro “Il senso interno del tempo” di cui pubblicherò la recensione fra pochi giorni. Ti va di presentarti ai lettori e di presentare il tuo libro?
Monica Peccolo: Sono molto contenta di far parte di questo evento che coinvolge così tante blogger che avrò modo di conoscere. Il bookstagram è un ambiente molto vivace per i libri e per chi li ama.
Di me che posso dire… abito a Livorno, in Toscana, lavoro, ho una famiglia e sono da sempre una lettrice onnivora. Ho la passione della danza fin da piccola, mentre la scrittura è stata una scoperta dell’età adulta. La mia prima pubblicazione risale al 2012 e sono ormai dieci anni che frequento più o meno professionalmente l’ambiente editoriale.
Come ti è venuta l’idea per questo romanzo? E in generale, da dove prendi l’ispirazione per i tuoi libri?
Monica Peccolo: La serie è nata da un racconto. Doveva essere una storia breve sui contrasti fra un mondo tutto apparenza com’è quello di Hollywood (e anche il nostro se pensate agli influencer di oggi, senza andare troppo lontano) e la cruda realtà di un reparto di oncologia pediatrica, ispirato da Robin Williams e dalla sua indimenticabile interpretazione di Patch Adams.
Come la clownterapia, una forte esperienza di volontariato e l’empatia che ne scaturisce, cambi una persona e la faccia maturare. Alla fine il racconto è diventato una serie di tre volumi, perché Eva, Nathan e tutti i personaggi che accompagnano la metamorfosi della loro amicizia in un sentimento intenso e complicato aveva bisogno di spazio per essere raccontato.
I libri che ho scritto dopo la Mandala Series hanno sempre preso spunto da fatti di cronaca, avvenimenti storici, film che ho visionato. Da consumatrice di tutti i generi anche nello scrivere non limito la mia ispirazione che varia molto come filone di appartenenza.
Se dovessi descrivere i protagonisti del tuo romanzo con tre aggettivi ciascuno, quali sarebbero? Parlaci anche un po’ di loro.
Monica Peccolo: Quando ho iniziato la storia avevo solo una certezza: i due protagonisti si conoscevano già e avevano lavorato insieme nel cinema. Dato che le idee arrivavano e il racconto prendeva sempre più spazio, per sbrogliare gli ostacoli che trovavo nella stesura, ho cominciato a frequentare i miei primi corsi di scrittura creativa e a leggere molti dei testi didattici in questo campo. Eva e Nathan, allora, si sono plasmati in ogni dettaglio: dalla loro infanzia alla vita adulta. A quel punto, ho capito che mi sarebbe piaciuto parlare di altri conflitti, di sconfitte, di rinascite, di come ogni persona provi a dare un “senso”, da cui proviene il titolo di ogni volume, a ciò che vive. Poiché la vita è relazione, anche per loro sono arrivati gli amici e i familiari a creare problemi, a gioire, a soffrire e riflettere con loro.
Definirli in tre aggettivi? Eva è riflessiva, spirituale e con una grande forza interiore. Nathan è ansioso, perfezionista, fragile.
Quali sono state le scene più difficili da scrivere in “Il senso interno del tempo”? Perché?
Monica Peccolo: I capitoli che parlano del lavoro di Eva, hanno richiesto lo studio dei protocolli di cura e di come funziona un reparto di pediatria oncologica. Un’amica medico mi ha dato una mano, revisionando la parte più tecnica. Anche l’aspetto riguardante il lavoro di Nathan ha richiesto diverse consulenze per rendere al meglio come funziona il mondo delle agenzie, i provini e tutto ciò che ruota intorno al cinema. Stessa cosa per le ambientazioni a cavallo fra Italia e USA.
A quale dei tuoi personaggi ti senti più legata? Perché?
Monica Peccolo: Di sicuro ai due protagonisti: hanno occupato diversi anni della mia vita con la loro storia, le loro difficoltà e la loro “presenza”. Una parte del mio cuore è rimasta anche con James, uno dei fratelli del protagonista, un sensibile musicista molto presente nel terzo libro e su cui ho fatto un grande lavoro di ricerca per renderlo il più vero possibile. Un personaggio che è stato anche una crescita personale.
Ci sono tematiche particolari che affronta il tuo romanzo? Quali? Perché hai scelto di parlarne?
Monica Peccolo: Ci sono molte tematiche sociali in quello che scrivo, sempre declinate in modo leggero e rosa. Dalla base della clownterapia e del volontariato, ho affrontato molti temi andando avanti nella serie. Non vorrei spoilerare troppo accennandoli; si parla di riabilitazione, affidamento, appropriazione culturale, disabilità, parità di genere… C’è moltissima vita vera nelle mie storie che, tengo a ribadire, tratto sempre con delicatezza e ottimismo.
Quali sono i tuoi progetti futuri? Stai già lavorando a un nuovo romanzo?
Monica Peccolo: Ho tre libri nel cassetto che non hanno ancora trovato una casa editrice. Quest’anno a fine primavera ho iniziato una nuova storia, le idee non mi mancano per fortuna. Mi manca più il tempo per scrivere e, in questo periodo un po’ pesante, anche lo stimolo a dire il vero. Spero di ritrovare a breve un po’ di entusiasmo e voglia.
Grazie per l’intervista!
Monica Peccolo: Grazie a voi per l’ospitalità e la disponibilità. Se vi va di seguirmi, oltre al profilo IG e la pagina FB ho anche un blog dove parlo di scrittura e libri (non solo i miei) https://monicapeccolo.blogspot.com/
Ecco dove potete trovare il suo romanzo:
Amazon: https://www.amazon.it/senso-interno-del-tempo-Mandala/dp/B07T4N5B9S
kobo: https://www.kobo.com/it/it/ebook/il-senso-interno-del-tempo