Mai per amore – Penelope Douglas Recensione
- Mai per amore - Penelope Douglas Recensione
- "Da Quando ci sei tu" di Penelope Douglas RECENSIONE
Salve Book lovers, oggi voglio parlarvi di una nuova serie edita da Newton Compton “Fall Away Series”, di cui questo è il primo libro. La storia di Jared e Tate cattura sin dalle prime pagine.
Trama
Un tempo Jared e Tate erano grandi amici: sono cresciuti insieme, si sono aiutati a vicenda nei momenti difficili. Ma, dopo un’estate che hanno trascorso lontani, Jared è cambiato. Il bambino dolce di una volta si è trasformato in un ragazzo difficile e astioso, sempre pronto a offendere e deridere Tate, a schernirla e a farla oggetto dei propri soprusi. A scuola le ha reso la vita un inferno, e Tate non sa più come difendersi: vorrebbe odiarlo eppure non ci riesce, perché sente che il suo vecchio amico ha sofferto, che questa sua prepotenza nasconde una profonda ferita. Deve scoprire il motivo della sua rabbia, raggiungere il suo cuore e carpire il segreto da cui lui ha deciso di tenerla all'oscuro…
Non so cosa esattamente mi abbia catturato in questo romanzo, i personaggi, le descrizioni, le parole, le vicende, non so di preciso, perché sin dalle prime pagine non sono riuscita a staccarmi dal libro.
Già dall'inizio si capisce che Tate è una tipa tosta, una combattente. Vive da sola all'inizio dell’ultimo anno di liceo perché il padre è fuori per lavoro. Quando erano bambini Jared e Tate erano migliori amici, ma qualcosa è cambiato da parte di lui, e negli anni che seguono Jared insieme al suo amico Madoc, farà passare l’inferno a Tate. Comincia così una forma di odio reciproco che li porta ad una battaglia estenuante.
“Ho perso anche te. Vedere che mi odiavi, mi faceva sentire male. Il mio temporale se n’era andato, tu eri diventato cattivo.”
Jared è diventato un bellissimo ragazzo, ma sembra non essere più il ragazzo di un tempo. Insieme a Madoc si comportano da veri bulli nei confronti di Tate, causa dei veri e propri disagi che la emarginano.
“Quando eravamo più piccoli e vivevamo l’uno accanto all'altra, pensavo spesso che Jared fosse un grande. Era dolce, generoso e socievole. Il più bel ragazzino che avessi mai visto. I suoi folti capelli castani erano perfetti con la carnagione olivastra, e il suo splendido sorriso quando si decideva a sorridere richiamava l’attenzione di chiunque. Le mie compagne di scuola lo guardavano così rapite che spesso andavano a sbattere contro un muro. Sul serio. Ma quel ragazzino ormai non c’era più.”
Nonostante le continue umiliazioni, Tate continua per la sua strada e decide che l’ultimo anno di liceo non permetterà più a nessuno di trattarla in quel modo. Comincia così a reagire alle angherie di Jared e Madoc dimostrandosi una vera guerriera. Anche se riesce a reagire, Tate soffre molto per l’odio che vede negli occhi di Jared, non comprende il suo comportamento, non capisce il motivo del suo odio.
Rimase in silenzio per qualche secondo, ma io sapevo che era ancora lì. Il mio corpo reagiva alla sua presenza e riuscivo a sentire i suoi occhi puntati addosso.
«Tatum?». Il suo tono mi parve dolce e gentile e mi surriscaldai all’istante. Ma poi lui proseguì. «Non me ne frega niente se sei viva o morta».
Ho sofferto insieme a Tate cercando di capire quale potesse essere il motivo che porta Jared a comportarsi in quel modo, ma quando sono venuti fuori gli eventi che hanno sconvolto la sua vita allora ho capito il suo risentimento.
Un romanzo che tratta un tema molto delicato, quello del bullismo. Mi piace molto come l’autrice descrive le vicende dei personaggi, rende il tutto molto coinvolgente. Un libro bellissimo.
“Tu mi facevi venire le vertigini, come la sinfonia di un temporale. Eri la tempesta in un giorno di sole, il lampo in un noioso cielo senza nuvole.”