L’arte del buon uccidere di Piersandro Pallavicini – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Katiuscia ci parla del romanzo di Piersandro Pallavicini "L'arte del buon uccidere", in collaborazione con la casa editrice Mondadori.
Scheda Tecnica
- Titolo: L'arte del buon uccidere
- Autore: Piersandro Pallavicini
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- Data di Pubblicazione: 23 Marzo 2021
- Genere: Narrativa umoristica
- Casa Editrice: Mondadori
- Pagine: 157
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Sinossi
Autore di "commedie italiane" di successo, Pallavicini accende il suo allegro cinismo a maggior disdoro di quelle categorie di persone che volentieri siamo concordi nell'etichettare come intollerabili: il so-tutto-da-bar, il marcatore territoriale, l'inventore del cannone sparafoglie, la paranoide scientifico-ossessiva, l'anziano su internet, i diapositivisti delle vacanze nell'epoca del digitale, lo spara-stato-di-salute altrimenti detto il "Rigor mortis", ecc ecc. Di ciascuna tipologia si raccontano le caratteristiche e i guasti prodotti e si propongono le modalità di una soppressione radicale a fin di bene. Fra l'una e l'altra eliminazione (preparata da abbondanti prove a carico dell'infausto personaggio) ci sono le tipologie che suscitano raptus letali, e lì si arriva al "mai più" del "buon uccidere" senza troppe remore. L'arte del buon uccidere è una scuola efferata contro le efferatezze della noia, del fastidio, dell'ingombro. Viene da lontano, e va lontano, perché noia e fastidio fanno ridere, e la comicità, come è noto, prolunga la vita.
Per L'arte del buon uccidere, Piersandro Pallavicini si è ispirato a una serie di Antonio Amurri pubblicata da Mondadori negli anni Settanta (Come ammazzare la moglie/il marito/la suocera/se stessi, ecc) e ha subito il fascino dei Delitti esemplari di Max Aub (Sellerio).
Ventuno piccoli capitoli dedicati ai rompiscatole di turno e a come procedere con la propria eliminazione del soggetto in questione. Tantissime risate per ogni gusto, ma davvero tante. Ho trovato la scrittura dello scrittore molto avvincente non è uno di quei classici libricini scontati ma un libro con la sua giusta importanza e ironia.
Mentre leggevo mi sono chiesta e risposta da sola tante volte '' ecco sono io questa/o '' specialmente nella storiella della fissata del wi-fi..
Credo che oltre alle risate ci sia anche un senso di riflessione in tutta la storia che in un modo o nell'altro vuole insegnarci qualcosa.
'' prima di compiere il sacrosanto benché poco misericordioso atto, occorre studiare a fondo tipologia e psicologia del rompiscatole che ci tormenta, per poi procedere alla sua eliminazione con grazia e intelligenza, utilizzando il metodo più consono. ''
Lo consiglio a tutti i rompiscatole di turno e a chi le scatole se la fa rompere, una lettura liberatoria che ti fa dire '' ecco adesso faccio così pure io.. '' . La scrittura l'ho trovata, seppure un libro ironico, molto ben scritta quasi di bon-ton se si può dire così, non avevo mai letto un libro di questo genere e né sono rimasta entusiasta e contenta non mi fermerò solo a questo libro e inoltre spero di leggere ancora la penna di questo scrittore formidabile. Cinque stelle meritate, non è uno scherzo !
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