La lunga notte di Parigi di Ruth Druart – RECENSIONE

La lunga notte di Parigi di Ruth Druart – RECENSIONE

31 Maggio 2021 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: La lunga notte di Parigi di Ruth Druart - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Katiuscia ci parla del bellissimo romanzo di Ruth Druart "La lunga notte di Parigi", in collaborazione con la casa editrice Garzanti. Un esordio venduto in 25 Paesi. Un libro necessario.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: La lunga notte di Parigi
  • Autore: Ruth Druart
  • Serie://
  • Data di Pubblicazione: 6 Maggio 2021
  • Genere: Romanzo Storico
  • Casa Editrice: Garzanti
  • Pagine: 480
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Sinossi

Nulla può spezzare l'amore di una madre. È una lunga notte a Parigi. La città dorme quando si ode un sussurro gridato. Un sussurro che dice: addio . Potrebbe sembrare la fine di una storia, invece è solo l'inizio. Jean-Luc stringe tra le braccia il piccolo Sam, che la madre, con il dolore nel cuore, gli affida ancora neonato per salvarlo da un infausto destino. Siamo nel 1944 e Jean-Luc, che lavora per le ferrovie francesi, sa che i treni in partenza da Parigi hanno come unica destinazione i campi di sterminio tedeschi. Ha anche provato a sabotare alcuni convogli, ma senza successo. Per questo accetta di prendere con sé Sam: non ha potuto salvare altri bambini, salverà lui. Ma Jean-Luc sa che restare in città è troppo pericoloso. Il nemico è ovunque. Deve scappare dove esiste ancora una possibilità di essere liberi, quindi decide di partire con la moglie e il piccolo per l'America. Insieme costruiranno una famiglia. Perché così si sentono anno dopo anno. Fino a quando, un giorno, qualcuno bussa alla loro porta. I genitori di Sam sono sopravvissuti, lo hanno cercato senza sosta per anni e ora vogliono riabbracciarlo. Una madre e l'uomo che ha salvato suo figlio si trovano uno di fronte all'altra. Ma il confine tra giusto e sbagliato, tra legami di sangue e legami di affetto è labile come l'ultima luce che indora la Senna sul far della sera. Un esordio venduto in 25 paesi che dalla stampa è stato definito un libro essenziale. Un romanzo che invita a non dimenticare gli orrori del nazismo, le scelte sofferte, le famiglie distrutte dalla guerra e dalla violenza degli uomini. Un romanzo che, all'ombra di una delle città più affascinanti al mondo, racconta un'atroce pagina della storia mondiale. Un romanzo che, dietro la magia di un affetto sincero, dà voce a una verità che cambia ogni cosa. Perché quando il mondo è capovolto, anche un gesto d'amore può avere conseguenze imprevedibili.

 

Questa storia narra la Seconda Guerra Mondiale, la guerra dove molte persone hanno perso la vita, la dignità e sofferto per la propria la libertà.

L'assenza di cibo giorno dopo giorno si faceva sentire e questo non favoriva la situazione, anzi la rendeva ancora più tragica, perdere ogni briciolo della propria esistenza con i crampi alla pancia era devastante.

Troviamo diversi personaggi che non hanno mai smesso di lottare con le unghie e con i denti come si usa dire, per la propria vita e la propria libertà. Charlotte e Jan-Luc cercano di cambiare la sorte dei deportati, David e Sara i genitori di Sam che cercano di tenerlo in vita, l'amore di un genitore supera ogni ostacolo.

Tutti personaggi con la propria vita distrutta ma che non perdono mai l'amore l'uno per l'altro, l'unica cosa che gli rimane e che nessuno può portargli via. Troviamo raccontati anche dei momenti molto dolorosi della vita vissuta giorno dopo giorno nei campi di concentramento, un libro che è una testimonianza di come queste povere persone c'è l'hanno fatta mentre altre invece hanno perso la vita.

Sono rimasta colpita dalla penna della scrittrice, da come ha saputo raccontare i fatti senza essere banale o scontata su quello che già abbiamo letto sui libri di storia. Troviamo il passato e il presente dei vari personaggi e questo ci permette di capire le loro vite prima e dopo. Come sfondo non c'è una vera e propria storia narrata ma la vita raccontata ai tempi della guerra.

Consiglio questo libro per non dimenticare i nostri Eroi, perché queste sono le persone da chiamare Eroi, un insieme di vite e storie che lascia il segno. Ben scritto e strutturato, con ogni ambientazione diversa ben descritta dei campi di concentramento.

 

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