“Io ti Voglio” di Irene Cao – RECENSIONE
Salve Book Lovers, ecco il terzo libro della trilogia erotica di Irene Cao, “Io ti voglio” – La nostra Roberta, che lo ha letto, ne è rimasta entusiasta – Leggete la sua Recensione.
Sinossi
Vivere senza amore, libera da legami e dagli effetti collaterali del sentimento: è questo il nuovo mantra di Elena, che è un’altra persona da quando ha rinunciato alla passione assoluta per Leonardo e alla sicurezza della storia con Filippo. Esce tutte le sere e passa ogni notte con un uomo diverso, ma nemmeno nel sesso Elena sa più trovare quel piacere che Leonardo le aveva insegnato a reclamare come un diritto. Ma due anime che si appartengono non sono destinate a stare lontane. Così Leonardo torna nella vita dell’unica donna che gli abbia mai fatto perdere il controllo: vuole salvarla da se stessa, essere finalmente suo, curare le sue ferite, quelle del corpo e quelle del cuore, con il fuoco della passione. Ciò che ancora non sa è che il suon passato, troppo a lungo nascosto, sta per rompere gli argini. E solo l’amore incondizionato di Elena può salvarlo.
Se il primo mi è strapiaciuto, il secondo l’ho amato alla follia, il terzo è un vero e proprio capolavoro.
La caratteristica che distingue Irene Cao da tutte le altre autrici di romanzi erotici, è la capacità di non stancare mai il lettore, di stupire senza mai diventare banale e di cambiare luoghi e umori esattamente come nella vita reale.
Io ti guardo era ambientato a Venezia, tra canali e opere d’arti, mentre Io ti voglio è ambientato all’inizio in una Roma moderna, frenetica e ricca di movida notturna per poi spostarsi un uno dei posti più magici al mondo: Stromboli.
L’Elena che abbiamo conosciuto nel primo libro e nel secondo libro non è più la stessa, l’amore come sappiamo tutti ci cambia, a volte in bene altre il contrario.
"Rimango in piedi e senza smettere di fissarlo, mi sfilo un’autoreggente. Gli sollevo il polso sinistro, ci passo intorno la calza e la stringo in un nodo scorsoio. Poi faccio lo stesso con il polso destro e annodo le estremità dei lacci all’asta di ferro della testiera. Stringo fortissimo fino a fargli male. Il nylon a sessanta denari si tende, ma non si strappa."
Purtroppo il suo carattere non l’ha aiutata a risollevarsi da una delusione, ma a suo modo cerca comunque di reagire. So che buttarsi a capofitto nel sesso di una notte con uno sconosciuto non è il massimo, ma per lei al momento è l’unica soluzione plausibile.
Ma se nel primo libro la storia è incentrata nella conoscenza dei personaggi, maggiormente in quello di Elena e nel secondo avrete modo e tempo di metabolizzare alcune informazioni, nel terzo scoprirete l’esatto opposto. Avrete finalmente modo di sapere molto di più su Leonardo, il bello e misterioso chef, che forse sta volta è pronto ad aprire le porte all’amore e ad Elena, ma lei sarà la stessa di un tempo?
Suspense, colpi di scena e voglia di vivere, vi faranno sognare ancora una volta e quindi non mi resta che complimentarmi con l’autrice e convincervi a proseguire la lettura..
"Leonardo mi sta guidando nei luoghi più inesplorati del mio corpo, luoghi di cui ignoravo l’esistenza e insieme li riempiamo di una luce accecante…"