Ho bisogno di te di Paoletta Maizza – RECENSIONE

23 Giugno 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: Ho bisogno di te di Paoletta Maizza - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Barbara ci parla della novella tratta da "Il caffè dell'amore" di Paoletta Maizza, si tratta di "Ho bisogno di te" - Leggete la sua recensione.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: Ho bisogno di te
  • Autore: Paoletta Maizza
  • Data di Pubblicazione: 12 Giugno
  • Genere: Novella tratta da "Il caffè dell'amore"
  • Editore: Self Publishing
  • Prezzo: eBook € 0,99 - Cartac
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Sinossi

Tratta da Il caffè dell'amore, Ho bisogno di te è una novella raccontata dal punto di vista di Cesare Colaci, protagonista del romanzo. Questa novella non può essere letta senza il precedente Il caffè dell'amore.

"Non esistono macchine del tempo. L'uomo ha provato a costruirle nelle sue fantasie più assurde. Fatto è che io ho capito qual'è e dove si trova. La sento battere, muoversi e vivere dentro di me. E'il mio cuore".

 

Oggi vi parlo della novella tratta dal libro Il caffè dell’amore. Cesare, il protagonista si racconta e ci racconta quanto ha sofferto a causa di Anna. Lei è sempre stata il centro del suo mondo anche quando non era presente, occupava la sua mente in modo costante e martellante. Da ragazzo amava di nascosto Anna ed il segreto che costudiva lo teneva ancora più lontano da lei. Anche dopo il suo trasferimento a Roma tutto ciò che faceva era per lei, anche quando tornava al suo paese il primo pensiero era quello che stava tornando dal suo amore. Lui le faceva sentire la sua presenza nei momenti importanti della sua vita. Cesare vive il non potere avere Anna con estrema sofferenza, a causa anche delle dicerie della gente che sconvolge le loro vite.

“Le nostre fragilità sono la nostra forza.”

Quando decide di tornare a vivere al sud, è una decisione che prende per lei, per aiutarla e per amarla sempre in segreto.

“La felicità non è mai lontana da chi si ama, non è mai lontana dalla propria casa.”

Ma le cose non vanno fortunatamente come pensa Cesare, perché Anna prova un amore immenso per lui e finalmente le male lingue vengono messe a tacere e possono vivere il loro amore.

In fondo, dovrebbe essere questa la felicità: trovare il proprio posto nel mondo, niente altro.”

Credo che tutti (compresa me) che hanno letto il libro de “Il caffè dell’amore” si aspettassero un racconto di un momento particolare della loro storia raccontata dal punto di vista di Cesare ma non avrei mai immaginato di leggere una novella piena di sofferenza e di occasioni mancate. Lo stile narrativo è sempre lo stesso, con una parte di racconto del presente ed uno del passato ma strettamente collegati ed a volte fatichi a capire la differenza. Anna non ha un ruolo attivo ma la sua presenza aleggia su tutto il libro ed è il filo conduttore. Non è più il caffè con la sua magia, ma l’amore di Cesare per lei che lega tutto il racconto. Devo ammettere che mi ha angosciata leggere queste poche pagine ma in profondità si coglie l’immenso amore di Cesare per Anna che lo porta a tornare da lei e ad amarla anche se è conscio di non essere ricambiato. Impossibile leggere questo breve racconto senza aver letto il primo libro, ci sono troppi particolari di collegamento che non sarebbero compresi e sarebbe una grave mancanza.

Vi lascio con questa frase che secondo me è il fulcro di tutto.

“Se mi amassi come se non ci fosse un domani, dovrei augurarmi che non ce ne sia mai uno? Potrei credere che questa frase sia per mettere fine e non per scrivere inizio alla nostra storia. Quindi non amarmi come se non ci fosse un domani, ma amami come se avessimo davanti l’eternità e che i domani siano futuro e per sempre.”