La Linea Del Colore di Igiba Sceba – SEGNALAZIONE

12 Febbraio 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: La Linea Del Colore di Igiba Sceba - SEGNALAZIONE

Carissimi Book Lovers, esce oggi il romanzo "La linea del colore" di Igiaba Scebo", edito dalla casa editrice Bompiani - Italia, fine ’800 - Una pittrice americana libera, dalla pelle nera - Italia, oggi. Una  curatrice d'arte italiana di origini somale, appassionata del passato per amore del futuro. Un romanzo storico di intensa attualità.

Scheda Tecnica

 

  • Titolo: La linea del Colore
  • Autore: Igiaba Scebo
  • Data di Pubblicazione: 12 Febbraio 2020
  • Copertina flessibile: 356 pagine
  • Editore: Bompiani
  • Collana: Letteraria italiana

 

Sinossi

Quanti di noi scendendo oggi da un treno a Roma Termini ricordano i Cinquecento cui è dedicata la  piazza antistante la stazione? È il febbraio del 1887 quando in Italia giunge la notizia: a Dògali, in Eritrea, cinquecento soldati italiani sono stati uccisi dalle truppe etiopi che cercano di contrastarne le mire coloniali. Un’ondata di sdegno invade la città. In quel momento Lafanu Brown sta rientrando dalla sua passeggiata: è una pittrice americana da anni cittadina di Roma e la sua pelle è nera. Su di lei si riversa la rabbia della folla, finché un uomo la porta in salvo. È a lui che Lafanu decide di  raccontarsi: la nascita in una tribù indiana Chippewa, lo straniero dalla pelle scurissima che amò sua madre e scomparve, la donna che le permise di studiare ma la considerò un’ingrata, l’abolizionismo e la violenza, l’incontro con la sua mentore Lizzie Manson, fino alla grande scelta di salire su un piroscafo diretta verso l’Europa, in un Grand Tour alla ricerca della bellezza e dell’indipendenza. Nella figura di Lafanu si uniscono le vite di due donne afrodiscendenti realmente esistite: la scultrice Edmonia Lewis e l’ostetrica e attivista Sarah Parker Remond, giunte in Italia dagli Stati Uniti dove fino alla guerra
civile i neri non erano nemmeno considerati cittadini. A Lafanu si affianca Leila, ragazza di oggi, che tesse fili tra il passato e il destino suo e delle cugine rimaste in Africa e studia il tòpos dello schiavo nero incatenato presente in tante opere d’arte.
Igiaba Scego scrive in queste pagine un romanzo di formazione dalle tonalità ottocentesche nel quale innesta vivide schegge di testimonianza sul presente, e ci racconta di un mondo nel quale almeno sulla carta tutti erano liberi di viaggiare: perché fare memoria della storia è sempre il primo passo verso il futuro che vogliamo costruire.

L'Autrice

È nata a Roma nel 1974. Collabora con Internazionale. Tra i suoi libri Pecore nere, scritto insieme a Gabriella Kuruvilla, Laila Wadia e Ingy Mubiayi (Laterza 2005), Oltre Babilonia (Donzelli 2008), La mia casa è dove sono (Rizzoli 2010, Premio Mondello 2011), Roma negata (con Rino Bianchi, Ediesse 2014) e Adua (Giunti 2015), tutti tradotti in diverse lingue.

 

Estratto

“Signorina, l’oceano è gelido d’inverno, si copra bene durante la traversata.” Lafanu non lo guardò nemmeno. Occhi fissi al molo che lentamente ma inesorabilmente si separava da quella nave grassa di passeggeri.
Acqua tutt’intorno. La stessa acqua che aveva visto in ceppi i suoi antenati. E ora lei andava nella direzione opposta a quella degli schiavi.
Andava a cercare una specie di libertà.

 

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