Siamo Riflessi di Luce di Samuel Miller – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo di “Riflessi di Luce” romanzo d'esordio di un giovane autore americano Samuel Miller, è un romanzo che mi ha colpita molto, leggete la mia recensione.
Arthur Louis Pullman Terzo, nome impegnativo per un ragazzo che non sa ancora qual è il suo posto nel mondo, vive da solo con il padre da quando sua madre se n'è andata. Nella sua città, Palo Alto, California, in seguito a un brutto scoppio d'ira, è considerato alla stregua di un criminale. Ecco perché viene mandato lontano, a vivere con gli zii in un piccolo paese sperduto. A Truckee non c'è molto da fare se non scartabellare nella biblioteca di famiglia ed è qui che Arthur scopre, all'interno di un vecchio tomo di ornitologia, alcuni scritti nascosti, quasi un diario, di suo nonno, Arthur Louis Pullman Primo. Un famoso scrittore, che, un po' come Salinger, aveva pubblicato un solo grandissimo libro diventato di culto molti anni prima, per poi ritirarsi a vita privata e morire inspiegabilmente a migliaia di chilometri di distanza da casa. Ma adesso Arthur è convinto di avere la chiave per sciogliere il mistero della sua scomparsa: nel diario ci sono un indirizzo e l'indicazione di una linea ferroviaria, la leggendaria California Zephyr. Decide così di salire a bordo del treno e, grazie agli indizi disseminati negli ultimi, sconnessi, pensieri dello scrittore, di andare in cerca della verità sull'ultima settimana di vita di suo nonno.
“Alla fine della sua vita la storia di un uomo è scritta nelle parole che non ha mai detto.”
Arthur Lewis Pullman terzo, questo è il nome del protagonista, vive da solo con il padre, vive la normalità di tutti i giorni, sta insieme ad una ragazza di cui è follemente innamorato e si è iscritto all'università.
“Più dai a qualcuno meno ti resta di te stesso e se dai troppo finisci per non avere niente.”
Ma un giorno tutto cambia, il mondo gli crolla addosso e, quando la rabbia prende il sopravvento, Arthur viene considerato un ragazzo violento e per questo allontanato. Questi eventi causeranno in lui una forte scossa, lo faranno sentire sperduto, come se davanti a lui non ci fosse più un modo per proseguire; si sente svuotato e inutile.
Il padre di Arthur decide che è meglio per lui se si allontana dalla città lo fa trasferire dallo zio che vive con la moglie a Truckee. Ritorna così, dopo molto tempo, nella casa del nonno Arthur Lewis Pullman primo, diventato un famoso scrittore dopo aver pubblicato un solo libro e morto inspiegabilmente a migliaia di chilometri di distanza da casa. Mentre gira per la stanza del nonno, Arthur sfoglia un libro dove trova alcuni scritti e capisce subito che sono suoi; all'interno trova un indirizzo e l'indicazione di una linea ferroviaria e decide subito di intraprendere il viaggio per scoprire cosa Il nonno vuole da lui. Si ritrova così nella stazione dove lo aspetta il California Zephir, un treno che sin dal 1800 collega Chicago a San Francisco.
Partiamo così, insieme al protagonista per un lungo viaggio alla ricerca di altri indizi lasciati da un uomo la cui mente ottenebrata dalla malattia; scriveva pensieri sconnessi da interpretare.
Arthur vuole capire chi era suo nonno in realtà è cosa ha fatto prima di morire, il perché si è allontanato così tanto da casa.
Il viaggio sarà pieno di difficoltà e pericoli, Arthur dovrà affrontare le sue paure e le sue insicurezze, solo così riuscirà a rispondere alle domande che si pone sul nonno. L'incontro con il fratello del nonno permettere ad Arthur di conoscere meglio quello che realmente è stato questa persona molto importante nella sua vita.
Il romanzo è divisa in tantissime parti, alcune parti della storia sono raccontate in versi, altre in posa, inoltre l'uso di Flashback ci fanno conoscere meglio il passato di Arthur Louis Pullman primo.
E’ una storia particolare che deve essere seguita con attenzione altrimenti si rischia di perdere il filo del discorso ma che ci catapulta in un avventura misteriosa con atmosfere vintage e paesaggi mozzafiato. Siamo Riflessi di Luce è una storia che va al di là dei soliti schemi, ho amato ogni parte di questo libro il modo di narrare, la storia in se. Mi sono completamente addentrata nel mondo di Arthur e la sua sofferenza il suo dolore mi sono entrati dentro.
A volte non si capisce la solitudine di chi ci sta vicino, non si legge negli occhi lo smarrimento e la paura di non avere più un posto nel mondo, è quello che il protagonista vive, e nella certezza che scoprire la verità sul nonno è il suo destino, capirà invece che forse il viaggio è servito per ritrovare se stesso
“Un sonno tranquillo non è la fine della notte. Al mattino danzeremo con gli angeli della luce.”
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