La Malnata di Beatrice Salvioni – RECENSIONE

La Malnata di Beatrice Salvioni – RECENSIONE

28 Aprile 2023 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: La Malnata di Beatrice Salvioni - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del romanzo d'esordio di Beatrice Salvioni "La Malnata", in collaborazione con la casa editrice Einaudi.

 

Scheda Tecnica

  • Titolo: La Malnata
  • Autore: Beatrice Salvioni
  • Data di Pubblicazione: 21 Marzo 2023
  • Genere: Narrativa Contemporanea
  • Casa Editrice: Einaudi
  • Pagine: 248
  • ACQUISTALO QUI: AMAZON

 

Trama

Monza, marzo 1936: sulla riva del Lambro, due ragazzine cercano di nascondere il cadavere di un uomo che ha appuntata sulla camicia una spilla con il fascio e il tricolore. Sono sconvolte e semisvestite. È Francesca a raccontare in prima persona la storia che le ha condotte fino a lì. Dodicenne perbene di famiglia borghese, ogni giorno spia dal ponte una ragazza che gioca assieme ai maschi nel fiume, con i piedi nudi e la gonna sollevata, le gambe graffiate e sporche di fango. Sogna di diventare sua amica, nonostante tutti in città la considerino una che scaglia maledizioni, e la disprezzino chiamandola Malnata. Ma quella sua aria decisa, l’aria di una che non ha paura di niente, la affascina. Sarà il furto delle ciliegie, la sua prima bugia, a farle diventare amiche. Sullo sfondo della guerra di Abissinia, del dolore per la perdita e degli scompigli dell’adolescenza, Francesca impara con lei a denunciare la sopraffazione e l’abuso di potere, soprattutto quello maschile, nonostante la riprovazione della comunità.

 

La storia ci viene raccontata da Francesca, una ragazzina benestante che osserva spesso dei ragazzi giocare sulla riva del Lambro. Ma non sono loro che l'attirano, bensì la ragazza che è li in mezzo a sporcarsi di fango e a farsi graffiare dai gatti. Lei è La Malnata, chiamata da tutti così perchè si pensa porti sfortuna e lanci maledizioni.

L'inizio parte dalla fine del romanzo, un cadavere sulla riva del fiume e due ragazzine che cercano di nasconderlo.

Ma prima di arrivare a quello che è successo, vivremo insieme a Francesca il suo cammino verso la libertà. La sua famiglia non ha problemi di soldi, i genitori la educano, in special modo la madre, insegnandole che per essere educata deve stare composta e zitta.

Francesca ha un indole ribelle che ancora non è venuta fuori, fino a quando un giorno il furto delle ciliegie la avvicina a Maddalena, La Malnata. Tra di loro nasce un'amicizia forte, Francesca non crede a quello che dice la gente, vuole bene alla sua amica e non le dà colpe che non ha per la morte prematura del fratellino.

Siamo nell'Italia fascista, le donne erano considerate niente, non avevano diritto di replica e gli uomini si prendevano il loro piacere quando volevano. In un paese come questo Francesca non si rispecchia, il suo grido interiore preme per venire fuori e non tarderà a ribellarsi e a dire ciò che pensa, non resterà muta come le ha detto di fare la madre. Non può restare indifferente a quello che succede alla sua amica ed anche a lei, perchè una donna ha diritto a dire la sua, ha diritto di decidere del proprio corpo e, soprattutto ha diritto a dire no e deve essere ascoltata.

Questo è uno di quei romanzi che ti entra dentro con la forza, ti stravolge, ti fa riflettere. Con una scrittura cruda e severa, l'autrice ci porta in un epoca esistita davvero, un periodo difficile per le famiglie che non hanno un uomo a casa, per le ragazze che non hanno un padre a proteggerle. Ci parla con franchezza di quanto i pregiudizi possano rovinare la vita delle persone e di questa ragazza, La Malnata, che da bambina si è ritrovata a pagare un prezzo troppo alto per una tragedia di cui non ha colpa. Ma ci sono persone come Francesca che vanno oltre i pregiudizi delle persone, che riescono a vedere realmente chi hanno di fronte.

Un'amicizia come poche ne esistono. Difficile staccarsi dalle pagine di questa storia, mi è piaciuta moltissimo e mi sono anche commossa, è una lettura che consiglio sicuramente.