L’equilibrio delle lucciole di Valeria Tron – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo del bellissimo romanzo di Valeria Tron "L'equilibrio delle lucciole", in collaborazione con la casa editrice Salani. Ho avuto il piacere di parlare con l'autrice in un incontro on-line organizzato dalla casa editrice e sono rimasta incantata dal suo modo di parlare, dalla sua voce che, nel raccontarsi ti porta con se e ti trascina nel suo mondo.
Scheda Tecnica
- Titolo: L'equilibrio delle lucciole
- Autore: Valeria Tron
- Data di Pubblicazione: 1 Giugno 2022
- Genere: Narrativa Contemporanea
- Casa Editrice: Salani
- Pagine: 400
- Prezzo: € 18,00
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Trama
Ogni punto di partenza ha bisogno di un ritorno. Per riconciliarsi con il mondo, dopo una storia d'amore finita, Adelaide torna nel paese in cui è nata, un pugno di case in pietra tra le montagne aspre della Val Germanasca: una terra resistente dove si parla una lingua antica e poetica. È lì per rifugiarsi nel respiro lungo della sua infanzia, negli odori familiari di bosco e legna che arde, dipanare le matasse dei giorni e ricucirsi alla sua terra: ‘fare la muta al cuore', come scrive nelle lettere al figlio. Ad aspettarla – insieme a una bufera di neve – c'è Nanà, ultima custode di casa, novant'anni portati con tenacia. Levì, l'altro anziano che ancora vive lassù, è stato ricoverato in clinica dopo una brutta caduta. Isolate dal mondo per quattordici giorni, nel solo spazio di quel piccolo orizzonte, le due donne si prendono cura l'una dell'altra. Mentre Adelaide si adopera per essere utile a Nanà e riportare a casa Levì, l'anziana si confida senza riserva, permettendole di entrare nelle case vuote da tempo, e consegnandole la chiave di una stanza intima e segreta che trabocca di scatole, libri ricuciti, contenitori e valigie, in cui la donna ha stipato i ricordi di molte vite, tra uomini, fiori, alberi e animali, acqua e tempo. Una biblioteca di esistenze, di linguaggi, gesti e voci, dove ogni personaggio è sentimento, un modo di amare. Fotografie, lettere, oggetti che sanno raccontare e cantare il tempo: di guerra e povertà, amori coltivati in silenzio, regole e speranza, fatica e fantasia. Un testamento corale che illumina le ombre e le rimette in equilibrio. La bellezza intensa che respira oltre la vita e rimane in attesa di parole. Tuffarsi nella memoria significa avere il coraggio di inventare un altro finale e vivere oltre il tempo che ci è stato concesso, per ritrovare il luogo intimo di ognuno. La casa.
«Due sono gli equilibri che occorrono: quello naturale e quello intuitivo.
Il primo è la costante rigida intorno alla quale tutto muove:
le stagioni, l’erba, gli uomini, i campi,
e il secondo credo sia nella capacità di ricredersi,
per raccontare con occhi nuovi il tempo delle piccole cose».
Quando la sua vita sembra andare a rotoli, Adelaide decide di rifugiarsi nel suo luogo natale, in Val Germanasca, un paese tra le montagne. Li ad attenderla c'è Nanà, un'anziana novantenne con una forza d'animo incredibile. C'è Levì un altro anziano che è stato ricoverato in clinica dopo essere caduto.
Tra quelle montagne Adelaide si ritrova ad aiutare Nanà e qui comincia per lei un viaggio nel passato, perchè la dolce anziana comincia a raccontarsi senza riserve, a ricordare i luoghi, le usanze, le meraviglie di un tempo, a ricordare le persone che non ci sono più ma che sono state importanti.
Una scrittura delicata quella dell'autrice, un racconto corale che ci fa riscoprire la bellezza di un mondo dimenticato, gli odori che il progresso ha cancellato, ci fa comprendere l'importanza delle piccole cose, l'importanza dei ricordi, di quello che continuano a darci.
Ci parla anche con il linguaggio parlato in quel tempo, il patois, ritroviamo alcune frasi e, nonostante non ci sia la traduzione l'ho apprezzato tanto, perchè in quelle righe si sprigiona la passione e l'importanza che l'autrice ha dato a questa storia.
Pagina dopo pagina si legge pura poesia, mi sono completamente immersa nei ricordi di Nanà, l'autrice è riuscita a portarmi non solo nel suo passato, ma anche nel mio. I ricordi di un'epoca che mi ha dato tanto, un'epoca felice dove le piccole cose avevano il dono di farci sorridere, ho risentito odori dimenticati, ho rivissuto momenti che mi hanno segnata. Nanà mi è entrata nel cuore per la sua forza, per il dolore che ha vissuto, per l'epoca che l'ha costretta a rinunce e sacrifici, ma che non l'hanno spezzata, la sua tenacia mi ha davvero sorpresa e non posso che ammirare un carattere così forte.
Un libro meraviglioso che tocca il cuore di chi lo legge, una lettura toccante e piena di sentimento. Lo consiglio.
"Ti auguro di trovare un’anima così piena d’amore che sappia risuonare ovunque tu sia e riportarti a casa, verso le sue braccia, a dorso di promessa.
So che è possibile solamente se avrai a cuore l’attesa.
Tanto la vita è inspiegabile pure sulle altitudini e imprevedibile a ogni nebbia."
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