Zanza: Storia di una Milano che non c’è più di Matteo Colella – SEGNALAZIONE
Carissimi Book Lovers, vi segnalo con piacere il libro di Matteo Colella "Zanza: Storia di una Milano che non c'è più".
Scheda Tecnica
- Titolo: Zanza. Storia di una Milano che non c'è più
- Autore: Matteo Colella
- Data di Pubblicazione: 21 Dicembre 2021
- Genere: Storia vera
- Pagine: 453
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Trama
Una realtà cruda e, perlopiù, amara, che descrive e racconta la malavita di serie B (gli ZANZA), attraverso gli occhi del protagonista: Dante, un ragazzo nato agli inizi degli anni '50, a Milano.
Una persona qualunque, un milanese, sottomesso e schiacciato dalla grandezza di un padre irraggiungibile, per via delle innumerevoli virtù, e tormentato dalla vergogna per una madre, frutto di un abuso sessuale, lontana e assente.
Le compagnie, gli amici più cari, l'eroina, le bische clandestine, i movimenti religiosi delle ragazze “bene”, la “roba rubata” e una passione, quella per le motociclette, che porterà il protagonista a conoscere personaggi al limite della fantasia, attraverso scenografie cupe, grigie, sfuocate dall'umidità e dallo smog di una città immortalata grazie alla minuziosa ricostruzione dei luoghi e dei fatti di cronaca più importanti.
In costante bilico tra lecito e illecito, tra l'anonimato di una vita qualunque e la fama di quelli che ce l'hanno fatta (come il suo amico Lionello Massimelli), il protagonista si esprime attraverso un linguaggio schietto all'interno di una narrativa ricercata; un groviglio di dialetti, discorsi diretti, che intrecciandosi tra di loro, descrivono, nel modo più autentico, uno spaccato di storia dai tratti infelici e disgraziati, meschini e compassionevoli, che sanno però strappare, in più di un'occasione, il sorriso.
“Roba da matti! Noi, poveri mentecatti, zanza, ladri e ignoranti, incapaci di apprezzare le cose belle della vita... stavamo discutendo con affannoso distacco la partecipazione a una festa di Capodanno organizzata solo per la famiglia Lobascio da Grazia Letizia Veronesi e Lucio Battisti in persona: cose dell'altro mondo.”