Ciak! Ti amo! di Belle Landa – RECENSIONE
Carissimi Book Lovers, oggi la nostra Francesca ci parla del nuovo romanzo di Belle Landa "Ciak -Ti amo" - Leggete la sua recensione.
Scheda Tecnica
- Titolo: Ciak! Ti amo!
- Autore: Belle Landa
- Data di Pubblicazione: 12 Agosto 2020
- Genere: Chick-Lit/ Romance
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Sinossi
Audrey è giovane, frizzante, con un grande talento per la recitazione e un sogno: approdare nell’Olimpo di Hollywood.
Raffaello è bellissimo, presuntuoso e sicuro di sé, con un’avviata carriera nel mondo del cinema che ancora non gli ha dato ciò che desidera: un Oscar.
Dopo uno scontro iniziale fatto di malintesi e gaffe in diretta Tv, i due dovranno collaborare per la buona riuscita del loro prossimo film: il remake di un’amatissima commedia romantica.
Un viaggio a New York, i problemi sul set e la vita difficile di Audrey li faranno avvicinare, molto più di quanto i due avessero pensato.
Un mix eccitante, un incastro perfetto tra Lalaland, C’era una volta ad Hollywood e Pretty Woman.
Mi sono imbattuta in Belle Landa esattamente un anno fa, quando l’autrice mi ha chiesto di leggere e recensire il suo primo romanzo chick lit, Amore e popcorn. Quella volta sono rimasta sorpresa dal suo stile di scrittura arguto e veloce, sempre frizzante ma con quel pizzico di profondità che ha reso Amore e popcorn uno dei miei romanzi preferiti.
Oggi mi risulta semplice affermare che con questo nuovo romanzo Ciak! Ti amo! Belle Landa ha superato le mie aspettative.
Se Amore e popcorn mi aveva affascinato con il suo intreccio fresco e i tanti riferimenti cinematografici, Ciak! Ti amo! mi ha letteralmente rapito.
Vicenda
La storia è incentrata sul mondo di Hollywood, sul cinema e ha la capacità di spaziare e descrivere diverse città statunitensi: Los Angeles, New York, Phoenix, San Francisco...
È un viaggio nei sentimenti e nei luoghi visitati dai due protagonisti.
Audrey Wallace (che prima del nome d’arte era Anne Smith) è un’attrice emergente che vive a Los Angeles e si barcamena tra diversi lavoretti, mentre il suo agente James tenta in tutti i modi di trovarle degli ingaggi che mettano in luce il suo talento e la sua determinazione.
Il nome d’arte Audrey Wallace è nato dalla fusione di Audrey Hepburn, attrice amata da Anne, e Mia Wallace, personaggio di Pulp Fiction diretto da Quentin Tarantino, uno tra i registi preferiti della protagonista e anche dell’autrice.
La vita di Audrey è complicata. Lei e suo fratello Gerard fanno la spola tra Los Angeles e Phoenix a causa della madre, purtroppo affetta da Alzheimer. I soldi non bastano mai e Audrey accetta, suo malgrado, di interpretare la protagonista in una serie TV che molti prospettano come un flop.
Nel frattempo, arriva sulla scena Raffaello Bonaventura. Lui è un attore di trentasei anni con una florida carriera in corso e che sente la mancanza di una sola cosa nella sua vita all’apparenza perfetta: un dannato Oscar! Per l’ennesima volta Al Pacino glielo ha soffiato da sotto al naso.
Quando la prima stagione della serie TV interpretata da Audrey va in onda, d’improvviso le luci della ribalta investono la protagonista come un enorme camion sull’autostrada. In mezza giornata diventa l’attrice più chiacchierata di Hollywood e dei social. Il suo talento viene apprezzato da molti ma non da Raffaello che dichiara senza mezzi termini quanto Audrey sia sopravvalutata e priva di qualunque capacità artistica.
Da qui inizia il bello. Audrey disprezza Raffaello come uomo ma non può negare il suo carisma d’attore. Raffaello è affascinato dalla bellezza di Audrey ma proprio non vuole ammettere che sia anche capace nel recitare.
Tutto si complica quando entrambi vengono scelti per i ruoli da protagonisti per il remake più atteso dell’anno: Pretty Woman.
Inizialmente entrambi vorrebbero evitare a tutti i costi di lavorare insieme eppure a questo punto è proprio Raffaello a cedere per primo: vuole l’Oscar e sa che una commedia come questa – anche se lui la snobba senza pietà – potrebbe essere l’ultima chance di vincere.
Da quando le riprese cominciano si scatena letteralmente l’inferno ma inizia anche la vera storia di Audrey e Raffaello.
Temi
Uno dei temi principali è la famiglia. Entrambi i personaggi hanno una storia complicata alle spalle. Il padre di Audrey se n’è andato quando era una bambina lasciandola in balia della malattia della madre. Mentre il padre di Raffaello è morto in giovane età e la madre è diventata un’estranea da più di dieci anni.
In principio queste situazioni famigliari rimangono in sordina ma a un certo punto si intrecciano con la storia d’amore di Audrey e Raffaello determinando anche delle scelte fondamentali per entrambi.
Un altro tema è sicuramente la ricerca della fama e l’affermazione del proprio talento. Il mondo in si inseriscono i protagonisti è spietato e senza scrupoli, ma loro sono determinati a realizzare i loro obiettivi. Questo rende Audrey e Raffaello due personaggi dai caratteri tosti e testardi, giustificando anche i loro modi –l’una verso l’altro- tutt’altro che garbati.
Struttura e Stile
La struttura è divisa in quattro parti. Nella prima la storia è raccontata da Audrey, nella seconda da Raffaello, mentre nelle ultime i POV di entrambi i personaggi si alternano.
Se a questo aggiungiamo una narrazione non lineare in termini di tempo, si ottiene un’alta attenzione del lettore per tutta la durata del romanzo.
Gli avvenimenti non sono in ordine cronologico, l’autrice ha giocato con il mondo cinematografico sia nella trama che nella struttura. Così basta un solo capitolo per passare dal 2019 al 2020 e viceversa, o da un giorno si ritorna a una settimana prima.
Sarà confusionario, direte voi. Assolutamente no, è qui sta la bravura di Belle. Ha riversato la sua conoscenza del cinema nella struttura del romanzo creando dei veri e propri salti temporali che rendono il tutto ancora più scorrevole. Questo, inoltre, consente di conoscere i personaggi in modo atipico. I due protagonisti non crescono, almeno per chi legge, in modo costante ma alternato. Un modo veramente efficace per amarli anche di più.
Lo stile di Belle è fresco, frizzante e mai scontato. Predilige la narrazione ai dialoghi ma anche quelli sono taglienti o romantici al punto giusto e in base alla narrazione. Ciò che amo di più dei suoi romanzi sono le citazioni a inizio capitolo. La maggior parte sono dialoghi o scene cinematografiche e hanno la funzione di introdurre in modo letterale o metaforico ciò che poi si leggerà nel capitolo. Io la trovo una tecnica geniale che si può apprezzare anche in Amore e popcorn.
Che altro dire? Conosco Belle da un anno, non solo come scrittrice, conosco la donna che c’è dietro. So cosa si nasconde anche dietro la stesura di questo romanzo (scleri, insicurezze e roba varia da scrittori…). In sostanza, siamo amiche. Ma non credete che questa recensione sia positiva per questo. Belle lo sa che dico sempre ciò che penso infatti sperava che non uscissero mie recensioni sul romanzo. Sì, aspetta e spera. Io ho sempre da dire. Comunque, questa recensione è sincerità allo stato puro e come ho detto in quella di Amore e popcorn (che, per inciso, avevo recensito prima di conoscere Belle) a volte invidio il suo talento nella scrittura.
Perciò auguro a questo romanzo tutto il successo che merita e se siete lettori romance e chicklit vi consiglio di leggerlo. Non potete perdervelo!
Ciak! Ti amo! è la storia d’amore più assurda ma allo stesso tempo più reale del mondo.
Francesca V. Capone