La mia cava di Teresa Perini – RECENSIONE

16 Giugno 2020 0 Di rosa78gervasi
Book Cover: La  mia cava di Teresa Perini - RECENSIONE

Carissimi Book Lovers, oggi vi parlo della raccolta di poesie di Teresa Perini "La mia cava", edito dalla casa editrice Kimerik - Sono versi che lasciano il segno, che entrano nel profondo.

 

Scheda Tecnica

ISBN: 978-88-5516-397-2
Formato: Rilegato
Genere: Poesie
Collana: Karme
Anno: 2020
Pagine: 62
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Sinossi

La mia cava è un viaggio verso il ritrovamento di un io attaccato alla vita e agli affetti più profondi. Le parole diventano la grotta, il nido pascoliano in cui rifugiarsi in seguito alla morte violenta del padre che provoca uno stravolgimento emotivo. Attraverso la memoria si segue la scia di temi e luoghi associati agli incontri, ai dialoghi e alle speranze. I colori della città, i respiri, le parole dei passanti diventano lo strumento di attaccamento alla figura paterna, presenza che accompagna l'autrice nella sua esistenza quotidiana.

 

L'Autrice

Teresa Perini è una giovane studentessa italo-marocchina appassionata di studi filosofico-umanistici. Decide di pubblicare i propri scritti in seguito alla perdita del padre, che la segna nel profondo: il libro nasce con la volontà di ricordare, di non lasciare al disordine della sua camera altri scritti.

 

Sin dalle prime pagine l'autrice mi ha travolta nell'affetto verso il padre, ogni verso un ricordo del tempo trascorso con lui. La nostalgia di non poter più vivere certi momenti insieme, perchè la morte lo ha portato via, e allora restano solo i momenti vissuti insieme, lacrime amare che rigano il viso in un misto di dolore e mancanza incolmabile.

 

"Strano come le mie lacrime siano divenute crisantemi appena nati".

 

Traspare chiaramente la voglia di poter stare nuovamente con lui, poterlo tenere per mano e coccolarsi come ai vecchi tempi.

 

"Sono nostalgica, ti penso in ogni dove e in ogni quando. Ti stringo a me sempre, tua Teresa".

 

L'autrice ripercorre i ricordi attraverso i versi di queste poesie, la sua voglia di giustizia è come una preghiera, la mancanza del padre è palpabile e ci viene trasmessa con così tanta facilità che la si sente forte e incontrollata. E' come un'onda che arriva travolgendoci di nostalgia e  quando torna indietro si porta via qualcosa di noi.

 

"Resta un pò di me in te, sempre e per sempre".

 

Profumi che sono come un viaggio nel passato, nei momenti vissuti con il padre, luoghi che fanno rivivere emozioni. La morte che si porta via il padre lasciando un immenso vuoto riempito solo dall'affetto profondo che lo terrà in vita, un pezzetto di lui che farà sempre parte di lei.

 

"Ho troppo da dirti, che se dovessi averti qui sarei muta, solo il silenzio mi riempirebbe il cuore e gli occhi".